Taylor Swift conquista San Siro con la sua prima data, scopriamo chi è davvero la cantante che sta superando ogni record
Sono passati 13 lunghi anni da quando Taylor Swift si è esibita in Italia, infatti da quel lontano 2011 al Mediolanum Forum di Assago, gli Swifties italiani non l’avevano più rivista, se non da qualche video registrato oltreoceano.
Eppure il successo di Taylor non ha fatto che aumentare in questi 11 anni e quella che è salita sul palco ieri sera è una nuova Taylor, del tutto diversa dalla ragazza di undici anni fa che probabilmente non avrebbe mai immaginato un giorno di riempire San Siro per ben due serate consecutive.
Milano intanto ringrazia Taylor Swift perché, se è vero che si sono toccate cifre da record per la vendita dei biglietti last minute, arrivando a chiedere 13mila euro a biglietto per la rivendita, i numeri incassati dalla città di Milano sono stratosferici: vi basti pensare che alberghi di città e provincia hanno registrato un +300% di incassi per le prenotazioni.
I prezzi dei biglietti dei treni per Milano sono aumentati del 117% e le prenotazioni Airbnb hanno registrato un + 250%. Tutto questo per le due date di Taylor a Milano.
Ma chi è davvero Taylor Swift e come ha fatto a scalare le classifiche musicali internazionali diventando non solo l’artista più ascoltata del 2023 ma anche una delle donne più ricche ed influenti del mondo solo ed esclusivamente grazie alla sua musica? Scopriamolo insieme.
Taylor Alison Swift appartiene alla classe 1989 ed è nata a West Reading in Pennsylvania da una famiglia a tutti gli effetti normale. L’unica musicista in famiglia era la nonna materna di Taylor, che era una cantante d’opera e possiamo dire che abbia incoraggiato la nipote ad intraprendere la carriera musicale fin dalla tenera età.
Taylor fin da bambina amava cantare, tanto da iniziare presto a seguire delle lezioni di canto e recitazione a New York. La musica country è il genere che l’ha conquistata fin da subito e successivamente, grazie all’aiuto di un tecnico riparatore di computer, cominci ad imparare a suonare la chitarra, che diventerà la sua fedele alleata quando farà del country proprio il suo genere d’esordio.
A soli 11 anni si reca a Nashville e consegna delle sue demo ad ogni singola etichetta della città, ma tutti le chiudono la porta in faccia.
Sarà Dan Dymtrow, allora manager di Britney Spears a notarla e a decidere di seguirla dopo averla sentita esibirsi. Nel 2005 Taylor fa un grande passo: a soli 16 anni viene assunta dalla SONY/ATV Tree come autrice, diventando la collaboratrice più giovane in assoluto. Ma, dal momento che l’etichetta non le permette di registrare le canzoni che compone, non rinnova il contratto per l’anno successivo.
I fatti dimostrano che la scelta di Taylor non sarebbe potuta essere più azzeccata: dopo poco firma con una casa discografica emergente, la Big Machine Records e nel 2006 pubblica il suo album di debutto: Taylor Swift, che vende 11 milioni di copie nel mondo. Dolo due anni dopo, rilascia un nuovo album, Fearless che la porta ad affermarsi a livello internazionale.
Da quel momento in poi l’ascesa di Taylor non si è mai fermata: nel 2008 entra in nomination ai Grammy Awards come migliore artista emergente per poi vincere, nel corso negli anni, talmente tanti premi che probabilmente la Swift ha un intero appartamento solo dedicato ai trofei vinti in carriera.
Taylor è una cantautrice completa, che non si fa spaventare da nulla, tantomeno dal cambiare genere musicale in corso d’opera. Per quanto non rinneghi il country, nonché suo primo grande amore, presto capisce di voler sperimentare e mettersi alla prova vocalmente e musicalmente.
Cosi, dopo averci regalato hit dal sapore più country come Love Story e You Belong With Me decide di cimentarsi nel pop rilasciando Red e 1989 due album che hanno scritto un capitolo importante per la cantante.
Con Blank Space, Taylor sbatte in faccia ai media che del loro giudizio se ne fa poco, mentre Shake It Off e Wildest Dreams, insieme a Bad Blood rimangono tra i brani preferiti e più ascoltati di Taylor a livello mondiale.
Ma la sua incredibile abilità di scrittura la troviamo soprattutto in Folklore ed Evermore, e nel suo ultimo album: The Tortured Poets Department, che rappresenta al 100% l’artista che Taylor Swift è diventata ad oggi: più consapevole, più profonda e più talentosa che mai.
Taylor Swift non è solo l’esempio di una cantante che ha saputo credere in sé stessa e nel suo potenziale fin da bambina, ma è prima di tutto una donna che non ha avuto paura di fare valere le proprie idee e i propri diritti.
Infatti, nel 2019 Taylor ha preso una decisione importante decidendo di abbandonare la Big Machine Record, la sua vecchia etichetta dopo che questo’ultima era stata acquistata da Scooter Braun, un manager ed imprenditore che Taylor non stimava. Peccato che il contratto firmato dalla Swift prevedesse che la cantautrice sarebbe stata proprietaria solo dei testi e della musica incisa ma non delle registrazioni originali.
Neanche questo è bastato per fermare la cantante, che ha deciso quindi di registrare da zero le sue canzoni autonomamente, mossa che le ha garantito una nuova ondata di successo e di solidarietà da parte del suo fandom in tutto il mondo. Ora sapete cosa significa quel Taylor’s Version dopo il titolo di gran parte delle sue canzoni.
Il 17 marzo 2023 è cominciato Eras Tour ovvero il tour mondiale composto da 152 date che ha portato Taylor a salire l’ultimo gradino per ammirare il mondo dall’apice del suo successo a cui è giunta. Ogni concerto dura tre ore e 15 minuti ed è costituito da 45 canzoni e una scenografia mozzafiato.
Nel 2023, anche grazie all’Eras Tour, Taylor Swift è diventata ufficialmente miliardaria con un patrimonio netto di 1,3 miliardi di dollari, di cui circa 500 milioni di dollari sarebbero stati ricavati dagli introiti della tournée. Taylor è anche la prima musicista ad entrare nella classifica dei miliardari solo grazie alla sua musica.
Eras Tour, come abbiamo già evidenziato parlando del boom di prenotazioni per le date di Milano, ha spostato un enorme capitale economico. Per rendere l’idea vi basti sapere che il PIL statunitense è aumentato dell’1,5 % proprio per merito delle date del tour di Taylor. Gli USA hanno guadagnato grazie a lei la bellezza di 4,3 miliardi di dollari.
Al di là del successo, del denaro e dei numeri da record, Taylor rimane prima di tutto un’artista che non ha mai dubitato del proprio talento e non è mai scesa a compromessi, arrivando addirittura ad incidere nuovamente i suoi stessi brani pur di toglierli dalle mani di persone che non stimava.
Per molti è follia che così tante persone si mobilitino per una cantante, ma forse ora che sapete la sua storia per intero potete capire come mai San Siro ha fatto sold out entrambe le serate.
Stasera ci sarà la seconda data milanese del tour e l’Italia dovrà salutare, dopo mesi di trepidante attesa, nuovamente Taylor, con la speranza che non torni fra altri 13 anni ma che ci faccia sognare di nuovo con il suo spettacolo dal vivo molto presto.
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