Quanto costa usare il telefono all’estero e le ultime novità sul regolamento, ecco come risparmiare sui costi di roaming
Negli ultimi anni, l’utilizzo del telefono all’estero è diventato sempre più comune. Tuttavia, molti si chiedono quanto costa effettivamente utilizzare il proprio dispositivo in un paese straniero. Il regolamento europeo in materia di roaming ha introdotto importanti novità, ma quali sono esattamente? In questo articolo, esploreremo le tariffe e le regole attualmente in vigore per l’utilizzo del telefono all’estero, nonché le ultime novità introdotte dal regolamento.
A partire dal primo giorno del 2023, è stato istituito l’obbligo di roaming europeo, una mossa resa possibile grazie alla diminuzione dei costi all’ingrosso, passando da un massimo di 2 euro per GB a 1,8 euro per GB. Questa nuova normativa, stabilita nel luglio del 2022, ha prolungato il periodo del roaming fino al 2032. Ma come funziona esattamente il roaming gratuito per i clienti? In parole povere, ci sono molti più giga disponibili a costi inferiori, facendo in modo che si possa mantenere una connessione dati solida, anche all’estero.
I fornitori di servizi mobili, di solito, offrono una sezione dedicata nel loro sito dove, inserendo l’importo mensile del proprio contratto (inclusa l’IVA in questa circostanza), si può calcolare facilmente quanti giga sono a disposizione in Europa. In alcuni contesti, viene presentato un elenco con i giga disponibili per ogni contratto o si può consultare il proprio account personale sull’app o sul sito.
Ad esempio, se si utilizza un servizio come WindTre, Iliad, Vodafone, Tim, Ho. Mobile, Very Mobile, Kena o Fastweb, si può vedere direttamente la propria opzione per determinare i giga disponibili. In definitiva, il sostegno europeo ha permesso ai consumatori di ottenere un incremento del numero di giga con costi più bassi, garantendo un accesso fidato alla connessione dati anche all’estero.
Roaming zero, come vengono calcolate le tariffe
Dall’1 gennaio 2024, le regolamentazioni attuali impongono una diminuzione aggiuntiva dei costi all’ingrosso, che si riducono da 1,8 euro per ogni gigabyte di connessione dati del 2023 a 1,55 euro nel 2024. In anticipo rispetto alle tempistiche imposte, molti fornitori italiani hanno precedentemente applicato questa normativa, tra i quali spicca Tim, che ha introdotto tale variazione un mese prima della scadenza fissata.
Nonostante ciò, a partire dal 2024 tale aggiustamento sarà obbligatorio per tutti, risultando così in un incremento dei gigabyte applicabili per l’uso in Europa e una diminuzione del costo per l’utilizzatore in caso di superamento dei limiti predefiniti, noto come costo extrasoglia.
Come si calcola la diminuzione del prezzo?
La diminuzione costante dei costi continuerà fino al 2032. Attraverso le app e gli strumenti disponibili sui portali, è possibile monitorare costantemente il pacchetto di dati UE inclusi nel piano, basandosi sul pagamento mensile effettuato. Il calcolo del pacchetto è considerabilmente semplice, con una formula specifica per ogni anno.
L’Unione Europea ha stabilito una formula particolare per calcolare il limite massimo di dati che si possono usare all’estero. È fondamentale riferirsi a questa formula:
Variazioni anno per anno, fino al 2032
Nel corso degli anni, la formula per calcolare i dati EU ha subito modifiche significative, riflettendo un impegno a fornire tariffe più competitive e sostenibili. Ecco una panoramica dettagliata delle variazioni nei costi e le proiezioni future:
Anno 2023:
Anno 2024:
Proiezioni future:
Costi dei dati in eccesso (MB) nei pacchetti europei:
Queste variazioni dimostrano l’impegno a fornire tariffe competitive e adattabili alle esigenze del mercato, promuovendo un accesso più accessibile ai servizi dati EU.
Nel caso in cui un italiano decida di viaggiare all’estero e desideri mantener attivo il proprio smartphone per navigare in Internet e fare chiamate, è necessario conoscere come si applicano le tariffe telefoniche. In particolare, ci sono alcune situazioni eccezionali di cui discutere, come il caso delle crociere.
Se si pianifica una crociera nel Mediterraneo, sarà possibile continuare ad usare il telefono, inviare messaggi di testo e usare la connessione Internet alle stesse tariffe che si avrebbero in Italia, a condizione che il viaggio avvenga in un paese dell’Unione Europea. Questo è possibile grazie alle regole UE sul roaming, che valgono solo per le reti di telefonia mobile terrestre.
Quindi, se durante la crociera si utilizzano altri servizi mobili, ad esempio tramite reti radio, si potrebbero sostenere costi diversi, a seconda del proprio operatore telefonico.
Lo stesso principio si applica ai viaggi fatti in paesi extra UE. Prima di mettere piede all’estero, è prudente farsi un’idea della tariffa telefonica più economica e verificare se i piani della propria compagnia telefonica includono tariffe speciali per l’utilizzo dei dati Internet fuori dal paese.
Se non disponibile, hai l’opzione di disattivare il roaming sul tuo dispositivo o di attivare la modalità aereo al fine di prevenire spese eccessive. Se stai programmando una crociera nel Mediterraneo, conserva in mente che le chiamate, l’invio di messaggi e l’utilizzo dei dati possono essere effettuati alle tariffe italiane solo quando il dispositivo è collegato a una rete mobile terrestre di un Paese dell’Unione Europea.
È essenziale comprendere che le politiche dell’UE sul roaming si applicano esclusivamente alle reti di telefonia mobile terrestre. Pertanto, se decidi di utilizzare servizi di mobile attraverso reti radio alternative durante una crociera, come i sistemi satellitari di bordo, potresti finire per infrangere i limiti tariffari dell’UE, portando a costi aggiuntivi significativi. Per evitare spese extra, è sufficiente spegnere il roaming sul proprio apparecchio o accendere la modalità aviazione quando si è in alto mare.
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