Può capitare a chiunque di acquistare un prodotto difettoso; tuttavia, è bene sapere che la legge sul rimborso è alquanto complessa.
Ci si augura di non finire mai in queste situazioni ma, come si suol dire, la sfortuna è sempre dietro l’angolo. Secondo i tanti, il consumatore ha diritto al rimborso di un prodotto difettoso in base al Codice del consumo, e sebbene sia in parte vero, è necessario mettere i puntini sulle i.
Di base, il venditore è responsabile per i difetti presenti nei beni venduti al consumatore. Anche se questo dovrebbe essere scontato, è impossibile negare che questa sorta di diritto, spesso non viene rispettato. Ad essere complice è la legge che, appare un po’ ambigua al riguardo.
Nello specifico, in caso di difetto di conformità, il consumatore ha diverse opzioni: la riparazione (eventuale) del prodotto, la riduzione del prezzo (se ci si accorge prima del danno), o la sostituzione del prodotto. E per quanto riguarda il rimborso? Per dare una risposta corretta è necessario approfondire la questione.
La legge sul rimborso di un prodotto difettoso: il commerciante può scegliere di non restituire il denaro
Come detto in precedenza, in caso di acquisto difettoso, il commerciante può agire in diversi modi. Tuttavia, spesso si pensa di avere il diritto al rimborso del prezzo pagato, ma una volta recati nel punto vendita, non è raro percepire che il commesso agisca per vie traverse.
Per quanto riguarda i prodotti elettronici, il consumatore è coperto da una garanzia per un periodo di due anni e ha due mesi di tempo per denunciare il difetto al venditore e chiedere il rimedio appropriato. In caso di impossibilità di sostituzione o riparazione, solitamente viene proposto un buono. Nel caso in cui il cliente voglia ricevere semplicemente il rimborso in contanti? A metterci davanti ad un’amara realtà è l’Avv. Angelo Greto, nota voce influente nel web.
In merito al quesito: si può ottenere la restituzione dei soldi di un acquisto difettoso? La risposta dell’avvocato è categorica. Per legge, non è possibile pretendere un rimborso in denaro seppur a ricevere il danno è stato il cliente. In pochi sanno che in realtà, il Codice del consumo precisa che in questi casi al cliente spetta solamente la riparazione o, in alternativa, la sostituzione del prodotto. Solo se queste due opzioni sono troppo onerose e impossibili (come nel caso di oggetti fuori produzione), allora è possibile chiedere la restituzione del denaro.
Ovviamente, questo è quanto indicato dalla legge, ma sta al buon senso del commerciante o alla diplomazia della discussione tra entrambe le parti valutare la scelta migliore.