Siamo entrati in possesso dei dettagli della piattaforma antipirateria di Agcom, Piracy Shield, donata all’Autority dalla Lega Calcio
La piattaforma antipirateria Piracy Shield è attiva dal 7 dicembre 2023 ma non è ancora totalmente operativa e in grado di funzionare in modo automatico.
Come riportato dalla notizia originale, ai provider serve ancora un po’ di tempo per integrare i meccanismi finalizzati a evitare l’intervento degli esseri umani.
Piracy Shield è online, ma non del tutto autonoma
Stando a quanto scritto dalla testata DDay, Agcom ha comunicato ai provider che la piattaforma è attualmente online e parallelamente ha attivato sul suo sito la procedura di autenticazione per gli utenti che dovranno utilizzarla.
L’autenticazione potrà essere effettuata tramite SPID e dal qualche giorno i soggetti titolati alla segnalazione delle violazioni di diritto d’autore e i provider hanno ricevuto il manuale operativo con le istruzioni per accedere e sfruttare le API che dovrebbero rendere il flusso completamente automatico.
La questione è delicata e non possiamo escludere che per garantire la massima sicurezza i provider necessitino di altre settimane per introdurre tutte le modifiche necessarie a livello tecnico e software.
Tuttavia, sono attese già per domani sera sulla piattaforma le prime segnalazioni in occasione della partita Juventus-Napoli. Per i provider accreditati che non sono riusciti ad automatizzare il processo, verrà offerta la possibilità di scaricare la lista degli IP e degli indirizzi che potranno essere bloccati manualmente.
Dovrà passare qualche mese prima di poter tirare i primi bilanci sull’efficacia di Piracy Shield, ma Agcom e la Lega di Serie A sperano che la piattaforma possa arginare la pirateria. Come sempre, il rischio è probabile che gli operatori del settore trovino presto nuovi modi di aggirararla.
L’attivazione di Piracy Shield è un passo importante nella lotta alla pirateria online, tuttavia è importante sottolineare che potrebbe non rappresentare una soluzione definitiva al problema.
I provider dovranno investire in infrastrutture e risorse per implementarla in modo efficace e gli operatori del settore dovranno essere pronti a trovare nuove strategie per aggirare i blocchi.
Come funziona la piattaforma anti pirateria?
La piena operatività della piattaforma è dunque attesa entro il 31 gennaio del nuovo anno, con le parti in causa che si augurano possa sortire gli effetti desiderati. Gli streaming illegali alimentano una perdita per il calcio che ogni anno ammonta a circa 350 milioni di euro. Il contrasto alla pirateria è diventato così un imperativo categorico. Questi atti illegali sono passati dai 14,7 milioni nel 2017 ai quasi 41 milioni nel 2022.
Gli abbonati alle IPTV illegali sono 3 milioni, il 6% della popolazione italiana oltre i 15 anni. Un fenomeno che non riguarda solo i giovanissimi, ma tutti. La pirateria è attualmente un reato che viene punito con la reclusione da sei mesi a tre anni per chi fornisce i segnali per la trasmissione e con una multa da 2.500 a 15mila euro.
Anche gli utenti finali, ovvero coloro che guardano illegalmente eventi sportivi o film con il pezzotto e/o i siti pirata, rischiano sanzioni amministrative da 1.032 euro fino a 5.000 euro.