Quanto sta accadendo in questi mesi in Medio Oriente sta facendo molto discutere in tutto il mondo. A prendere posizione, difendere un’idea, o semplicemente esprimere il proprio sostegno a un popolo, sono anche cantanti e volti noti dello spettacolo. Alle nostre latitudini, ad esempio, le dichiarazioni di artisti come Ghali o Dargen D’Amico al recente Festival di Sanremo, sono state motivo di accese polemiche. In generale il mondo della musica si è più volte espresso negli ultimi mesi con dichiarazioni attraverso i social o durante concerti e festival. Come nel caso di Bono Vox, leader degli U2, protagonista di un episodio avvenuto durante un’esibizione del gruppo irlandese sul palco dello Sphere di Las Vegas.
Durante l’esibizione degli U2 negli Stati Uniti, presso lo Sphere di Las Vegas, il frontman della band, introducendo la canzone Pride (In the name of love), storico successo del 1984, ha voluto rendere omaggio alle persone uccise durante l’attacco del 7 ottobre, nello specifico i morti del festival musicale israeliano Supernova.
“Alla luce di ciò che è successo in Israele e a Gaza, una canzone sulla non violenza suona persino ridicola, ma le nostre preghiere sono sempre state per la pace e per la non violenza. Ma i nostri cuori e la nostra rabbia, sapete dove vanno a parare” ha detto Bono sul palco dello Sphere. Il cantante irlandese poi ha iniziato la canzone, Pride (In the name fo love), cambiando alcune parti del testo della stessa. Nella versione originale, infatti, Bono canta: “Mattina presto, 4 aprile, lo sparo un eco nel cielo di Memphis”, facendo riferimento al giorno dell’omicidio di Martin Luther King (anche se in realtà King fu assassinato nel pomeriggio).
Nella nuova versione, cantata davanti al pubblico dello Sphere, Bono ha invece intonato i seguenti versi, con chiaro riferimento alla tragica giornata del 7 ottobre, quella degli attacchi di Hamas in Israele: “Mattina presto, 7 ottobre, il sole sta sorgendo nel cielo del deserto… Stelle di David, hanno preso la tua vita ma non hanno potuto prendere il tuo orgoglio”.
Dichiarazioni che non sono piaciute a Roger Waters, membro dei Pink Floyd. Waters ha infatti apostrofato il frontman degli U2 definendolo disgustoso per i suoi recenti commenti a sostegno del popolo israeliano. Nello specifico il cantante, intervistato da Al Jazeera, si è espresso in questo modo contro l’artista irlandese: “Chiunque lo conosca dovrebbe andare a prenderlo per le caviglie e scuoterlo, fino a quando non smetterà di essere un enorme str***o”. Il cofondatore dei Pink Floyd ha poi rincarato la dose, ricordando: “Mia madre mi diceva che, di fronte a problemi difficili, la prima cosa da fare è leggere, leggere, leggere, leggere. Poi, la parte successiva è facile: fare la cosa giusta. Bisognerebbe dire a queste persone che la loro opinione è disgustosa e degradante quando decidono di schierarsi con i sionisti – ha aggiunto Waters -. Quello che Bono ha fatto allo Sphere a Las Vegas, cantando della Stella di David, è stata una delle cose più disgustose che abbia mai visto in vita mia”.
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