Le ultime dichiarazioni di Trump sugli immagrati hanno sollevato un polverone, anche se l’ex presidente Usa non è nuovo a queste uscit, anche su altri temi delicati.
Donald Trump è tornato in campo con l’obiettivo di vincere le prossime elezioni e tornare ad essere il presidente degli Stati Uniti. Lo ha fatto in maniera particolarmente aggressiva, utilizzando toni e argomenti tipici della sua comunicazione che stanno già facendo parecchio discutere. L’ultima uscita a sollevare un polverone è stata quella fatta nei giorni scorsi durante un comizio in New Hampshire. Nel mirino sono finiti, manco a dirlo, gli immigrati. “Stanno avvelenando il sangue del nostro Paese. Stanno arrivando nel nostro Paese, dall’Africa, dall’Asia, da tutto il mondo“, ha detto.
La frase di Trump ha un obiettivo chiaro: strizzare l’occhio all’estrema destra sovranista a stelle e strisce e confermare la sua volontà, nel caso in cui venga eletto, di mettere in campo misure molto stringenti in tema di immigrazione. Non si tratta comunque di una novità. Trump, infatti, anche in passato ha pronunciato frasi quanto meno discutibili sul tema dell’immigrazione. Definì, per esempio, gli immigrati come persone che “portano droga, portano crimine. Sono stupratori”.
Ma non è soltanto sull’immigrazione che Trump si è esposto in maniera discutibile. Un altro argomento su cui è da sempre in prima linea è il negazionismo legato al cambiamento climatico. In passato ha detto: “Non c’è da preoccuparsi per il clima: gli ambientalisti dicono che gli oceani si solleveranno di tre millimetri in 300 anni. Abbiamo ben altri problemi E se accadrà, al massimo avremo un po’ più di case vista mare”. E ancora: “A New York si gela. Ci farebbe comodo un po’ di quel riscaldamento globale“. Il tutto dichiarando con sufficiente costanza il fatto che si tratti di una grande bufala inventata dai cinesi per mettere un freno all’economia americana.
Immancabili, in passato, le prese di posizione shock sulla pandemia Covid e sui vaccini. “Non possiamo iniettare del disinfettante per uccidere il virus?”, aveva detto. E ancora: “Gli Usa hanno il maggior numero di contagi? È un onore, i nostri test sono migliori“. Negli anni l’ex presidente Usa ha inanellato una serie di dichiarazioni ai limiti anche su altri temi. Per esempio, sulle donne: “Quando sei famoso puoi fare tutto quello che vuoi alle donne. Prenderle per la f**a, tutto“. La lista, però, è davvero molto lunga. Si va dagli insulti al sindaco di Londra fino alle parole precedenti all’assalto al Campidoglio: “Marceremo sulla Capitale, e io marcerò al vostro fianco. Non riprenderemo mai indietro il Paese con la debolezza“. Dai numerosi insulti ad Obama alle proposte più folli, come quella di reintrodurre la tortura o chiudere Internet per evitare la diffusione di estremismi.
Insomma, Trump non è di certo nuovo a sparate in grado di far discutere. E, in fondo, l’obiettivo è proprio quello: far parlare di sé. Una tecnica comunicati che sembra piacere alle persone. I sondaggi, infatti, lo danno in vantaggio in vista della prossima tornata elettorale.
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