I social di Chiara Ferragni stanno cadendo a picco, ecco gli ultimi aggiornamenti e la discutibile strategia per recuperare
Chi lo avrebbe mai detto che i social sarebbero diventati un problema per Chiara Ferragni? Fino a pochi mesi fa era la regina indiscussa di Instagram, mentre ad oggi sta vedendo il suo regno sgretolarsi piano piano a colpi di accuse.
La Ferragni si è addirittura affidata a una società specializzata in reputation management per cercare di ripulire la sua immagine ma, a quanto pare, i risultati non sono molto favorevoli e a sottolinearlo ci ha pensato Arcadia, l’agenzia guidata da Domenico Giordano, che ha voluto fare un’analisi dell’andamento dei social della (forse ormai ex) influencer più famosa e amata di sempre.
Chiara Ferragni ha deciso di nascondersi, lei che ha fatto dell’esposizione pubblica il suo cavallo di battaglia, dimostrando di non farsi problemi nel condividere immagini di vita personale anche molto delicate, dandole in pasto ai suoi milioni di follower, oggi gioca al gioco del silenzio e questo potrebbe portarla alla rovina più che esporsi pubblicamente, o almeno è quello che sostiene Giordano:
“Se Chiara Ferragni pensa che il suo percorso professionale sia ancora solido e punta a tutelare i suoi interessi economici e la sua reputazione, sarà costretta a riprendere in tempi stretti quella narrazione condivisa, pur adattandola ai cambiamenti imposti dal caso della beneficienza”
I dati raccolti rispetto al profilo di Chiara Ferragni dimostrano un calo di proporzioni contenute di circa 517 mila utenti su 29 milioni. Il problema non sono i numeri, ma le conseguenze che può portare questo defollowing sull’immagine ormai già gravemente compromessa dell’influencer.
“Questo defollowing ha già prodotto due conseguenze immediate: la prima è percettiva, perché ha instillato nel pubblico digitale la convinzione che l’abbandono è più che altro una scelta punitiva nei confronti di chi ha tradito, per interesse personale, quei valori morali che il fandom considera come un vincolo sacro”
“La seconda è invece molto più sostanziale, intanto perché i follower si contano, ma soprattutto si pesano e in questa differenza non è dato conoscere il profilo di chi ha abbandonato l’account della Ferragni. Non sappiamo cioè, se erano follower che interagivano attivamente con i post, quanto fosse estesa la loro rete e soprattutto quale fosse la loro credibilità nelle rispettive comunità digitali”
Il cambio di rotta di Chiara e il suo passare da 100 a 0 sui social non la sta tutelando ma esponendo ancora di più a critiche e giudizi. In più, sta cambiando le abitudini dei follower più fedeli che potenzialmente avrebbero potuto scegliere di sostenerla, se si fosse mostrata come prima e fosse rimasta coerente con il suo modus operandi pre pandoro-gate.
Per non parlare di come l’algoritmo stesso di Instagram potrebbe “punirla” per la mancata attività sui social, facendo perdere di salienza ed evidenza ai suoi contenuti nei feed di chi ancora la segue, basti pensare all’engagement che è passato dal 5,08% di febbraio 2023 al 0,18% attuale, con un calo del 90% di like e commenti rispetto all’anno scorso.
Il report di Arcadia è consultabile e aiuta a farsi un’idea di quanto l’impero di Chiara Ferragni si stia piano piano sgretolando all’interno del suo smartphone.
Se per i social Chiara ha deciso di limitarsi ad un rumoroso silenzio, soprattutto per quanto riguarda l’elefante nella stanza, ha deciso di esporsi pubblicamente in tv, precisamente nel programma “Che tempo fa”, forse su suggerimento della sua nuova agenzia di supporto.
Chiara ha fatto il suo ingresso il 3 marzo in studio, sulle note di Shallow di Lady Gaga, vestita a lutto e ha preso posto davanti a Fabio Fazio con mani tremanti e occhi lucidi. Per prima cosa, ha sminuito la sua situazione paragonandola, citiamo testualmente, “a tutte le tragedie che stanno succedendo nel mondo…” molto vero, ma anche molto utile per ridurre la portata dell’ipotetico “errore” da lei commesso.
Poi il suo discorso ha fatto leva sull’empatia delle persone, cercando di mostrarsi in una veste simile a quella che aveva già indossato nel suo video di scuse, ovvero quella della vulnerabilità.
Non sappiamo ovviamente se si tratti di una strategia per cercare di consentire alle persone di immedesimarsi in lei e cercare di riguadagnare qualche punto con l’opinione pubblica, o se la sua intervista sia stata davvero spontanea. Quello che non si può negare è che alle spalle di Chiara c’è qualcuno che sta cercando di guidarla fuori dal tunnel in cui, volente o dolente, è andata ad incastrarsi.
Le voci sulla crisi di coppia dei Ferragnez hanno smesso di essere voci da quando i due protagonisti hanno cominciato a parlarne pubblicamente, Fedez in frettolose interviste in mezzo alla strada, Chiara pubblicamente sui social sostenendo di stare subendo una decisione presa da Fedez.
Stando a queste informazioni, sembrerebbe che Fedez abbia deciso di porre fine al suo matrimonio con Chiara con un pessimo tempismo. Ma, proprio a causa di questo tempismo, qualcuno ci vede una possibile strategia per cercare di aumentare l’empatia e la comprensione del pubblico nei confronti di Chiara.
Questo tipo di “mossa” si definisce “exit strategy” ovvero cercare un’uscita di sicurezza per allontananarsi da una situazione complicata e mettersi al sicuro da critiche e accuse.
Sembrerebbe che la crisi possa essere in realtà un modo per distogliere l’attenzione dei problemi legali di Chiara, facendo ricadere la responsabilità della crisi sul rapper in modo tale da uscirne, per l’ennesima volta, come vittima di una situazione che sembra non volerle lasciare pace, né dal punto di vista legale né familiare.
La verità non la sappiamo, ma non possiamo fare a meno di domandarci come mai una coppia che non si è mai fatta problemi a mostrare la vita privata a tutto il mondo, addirittura attraverso un documentario di due stagioni incentrato solo su di loro, ad oggi non si sia espressa sulla questione se non a spizzichi e bocconi.
Insomma, non sta a noi stabilire la colpevolezza o l’innocenza di Chiara Ferragni, quello che possiamo dire però è che Domenico Giordano ha ragione: i social possono essere un’arma a doppio taglio e l’influencer digitale dovrebbe fare un’inversione di rotta e utilizzarli come ha sempre fatto, ricominciando il suo “racconto condiviso” ed esponendosi anche sull’argomento più spinoso che la riguarda, perché per quanto voglia ignorare l’elefante nella stanza, lui non sparirà nel nulla. Il silenzio non sempre è una buona cosa, soprattutto quando hai passato anni a fare molto rumore.
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