Per noi italiani la notte di San Silvestro si festeggia il 31 dicembre, quando ci si prepara ad accogliere il 1° gennaio e a celebrare il Capodanno. Non tutto il Mondo festeggia però questa ricorrenza in tale data. Ecco i Paesi che fanno eccezione
Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno… Buon Anno!!!
Il conto alla rovescia più famoso della storia, anche più di quelli che precedono il lancio di una navicella diretta nello Spazio.
Il countdown di Capodanno è l’azione che accompagna il passaggio dall’anno che si saluta a quello che si accoglie e noi italiani siamo abituati a pronunciare questo conteggio tra il 31 dicembre e il 1° gennaio.
In diverse parti del Mondo l’evento del Capodanno non ricade però esattamente in queste date.
In Italia, una delle notti più importanti dell’anno è quella che si vive a cavallo tra il 31 dicembre e il 1° gennaio e che segna l’inizio di una nuova annata.
Parliamo dell’ormai leggendaria notte di Capodanno, quella in cui adulti e bambini restano svegli fino alla mezzanotte per salutare definitivamente l’anno appena vissuto e dare il primo benvenuto a quello che verrà.
È una notte di passaggio, tra il passato e il futuro, ciò che è stato e ciò che (si spera) sarà.
Una notte accompagnata da sogni e speranze, buoni propositi e promesse profonde, mossi spesso dal desiderio di dare una svolta alla propria vita.
Per la maggior parte dei Paesi nel Mondo, il Capodanno cade proprio il 1° gennaio, ma è giusto ricordare che esistono anche dei luoghi in cui tale ricorrenza viene celebrata in una data del tutto differente.
Uno dei più famosi è di sicuro la Cina, nella cui cultura è profondamente radicato il culto del Capodanno.
A differenza di quello classico, che si festeggia sempre il 1° gennaio, il Capodanno cinese segue l’andamento del calendario lunare, motivo per cui può cadere in una data variabile, solitamente compresa tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.
Parliamo di una festività quasi sacra per il popolo cinese e per molti altri Paesi asiatici, durante la quale si devono rispettare specifiche tradizioni, preparare cibi speciali e scambiarsi anche qualche regalo.
Una serie di usanze che i cinesi hanno esportato anche in molti degli Stati in cui oggi si registra una forte presenza di questo popolo e dove ogni anno viene festeggiato il Capodanno cinese.
Un luogo in cui la celebrazione del Capodanno varia in base a regioni e religioni è l’India.
In questa terra c’è chi festeggia l’inizio di un nuovo anno il 1° gennaio, ma anche chi lo fa in corrispondenza del giorno in cui cade l’equinozio di primavera nel mese di marzo (variabile, ndr).
Non solo. In India alcune popolazioni locali celebrano il Capodanno tra marzo e aprile, in base all’andamento del calendario lunare induista.
Restando sempre in Asia, anche in Giappone esistono più date riservate al Capodanno.
Quello tradizionale giapponese, conosciuto come Shogatsu, si festeggia il 1° gennaio e resta una delle ricorrenze più importanti di tutto l’anno.
Il Capodanno lunare cade, invece, nel mese di febbraio, quando parecchie persone si ritrovano per celebrare l’avvento di un nuovo corso, basandosi proprio sul calendario lunare.
Particolare è anche la data del tipico Capodanno coreano, il quale viene festeggiato di solito tra il 20 e il 22 gennaio in Corea del Sud.
Il giorno esatto è variabile a seconda dell’andamento del calendario lunare, con questo particolare Capodanno che è famoso in tutto il Mondo con il nome di Seollal.
Noto come Nowruz è il Capodanno iraniano, il quale si onora il giorno dell’equinozio di primavera, solitamente il 20 oppure il 21 di marzo.
Si tratta di una festività estremamente importante per gli iraniani, popolo che è solito praticare una serie di rituali e tradizioni in occasione di questa ricorrenza.
Se capitaste in Iran in questo periodo, potreste avere la fortuna di ricevere dei regali davvero particolari e di assaggiare alcuni piatti speciali che vengono preparati appositamente per questa festa.
Cultura da sempre molto affascinante è quella egiziana, Paese in cui il primo dell’anno si festeggia in una data davvero particolare.
Il Capodanno in Egitto cade infatti solitamente a settembre, in corrispondenza con il giorno dell’equinozio d’autunno.
Anche in questo caso la data è variabile, mentre a restare sempre lo stesso è il nome della festività: il Nayrouz.
Una festa parecchio sentita in Marocco è quella dello Yennayer, durante la quale il popolo berbero Amazigh celebra il proprio Capodanno, il 12 gennaio.
Parliamo di una ricorrenza che affonda le proprie radici negli antichi cicli agrari berberi e che viene festeggiata in molte zone del Maghreb.
Per l’occasione, vengono allestiti spettacoli, messe in scena coreografie di balli tradizionali e preparati piatti tipici.
Molto particolare è il Capodanno thailandese, il quale cade solitamente tra il 13 e il 15 aprile di ogni anno.
Si chiama Songkran ed è celebrato, in particolare, dai popoli buddhisti, estremamente legati all’idea di purificazione e desiderosi di ringraziare il divino per la fine della torrida stagione secca.
Il Capodanno thailandese è conosciuto anche come la Festa dell’acqua e, in tale periodo, parte dei festeggiamenti prevedono il lancio di secchiate di acqua o di gavettoni.
Il significato? Dare inizio alla stagione delle piogge.
Il talco viene invece usato per scacciare gli spiriti maligni, mentre i templi vengono abbelliti con fiori e ricami.
Tipiche sono anche le parate per le vie dei vari paesi e villaggi di diverse regioni, con la popolazione invitata a indossare costumi tradizionali e floreali.
Il Rosh HaShanà è invece il Capodanno civile ebraico, il quale si festeggia solitamente tra settembre e ottobre.
Si tratta di un momento religioso di profonda riflessione, legato al senso di rinnovamento e liberazione.
In questo periodo dell’anno, gli ebrei sono soliti produrre dei buoni propositi per il nuovo anno, lasciandosi alle spalle la negatività.
Per farlo, una tradizione è quella che li vede entrare in un corso d’acqua e gettare via delle briciole di pane o dei sassi, a rappresentazione dei peccati e degli errori commessi fino a quel momento.
Una sorta di bagno purificatore che prende il nome di Tashlik.
In occasione del Capodanno ebraico, il menù prevede la consumazione di alimenti simbolici come l’agnello, le mele e i datteri, oltre che il miele e il melograno.
Altri Paesi nel Mondo in cui il Capodanno non cade il 1° gennaio sono il Myanmar (ex Birmania, ndr), la Cambogia e il Laos.
In questi luoghi, il primo giorno del nuovo anno si celebra infatti ad aprile, rispettivamente con le festività del Thingyan (Capodanno birmano), del Choul Chnam Thmey (Capodanno cambogiano) e del Pi Mai (Capodanno laotiano).
Come già descritto per la Thailandia, anche in questi Stati si è soliti lanciare dell’acqua e usare della polvere di talco per accogliere la stagione delle piogge.
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