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Attualità

Netflix, tra i contenuti più visti nel 2023 c’è anche una docuserie sportiva

Adrenalina, passione e competizione: questi sono gli ingredienti della docuserie sportiva più vista su Netflix. Scopriamo di cosa si tratta 

Cari amanti della Formula 1, siamo sicuri che sappiate di cosa stiamo per parlarvi, perché molto probabilmente l’avrete vista più di una volta. La docuserie in questione di chiama Drive To Survive ed è incentrata sulle vicissitudini, i retroscena, i gossip e i conflitti dell’ adrenalinico mondo della Formula 1.

Si tratta di un tentativo ben riuscito di portare su pista, non solo i fan di questo sport, ma anche chi fino ad ora non ne conosceva regole e dinamiche.

La serie ha fatto appassionare alla Formula 1 le nuove generazioni, portando le persone a vivere le corse attraverso una una vera e propria serie tv con i piloti come protagonisti.

Rivalità, interviste accalorate (stile confessionale del Grande Fratello) e qualche frecciatina di troppo, hanno reso questa docuserie targata Netflix  il contenuto sportivo più visto sulla piattaforma nel 2023.

Scopriamo di più sul suo successo e vediamo cosa ci attende con l’arrivo della sesta stagione.

Drive to Survive sale sul podio sportivo di Netflix

Secondo l’Engagement Report relativo al periodo compreso tra gennaio 2023 e giugno 2023, Drive To Survive ha fatto mangiare la polvere a qualsiasi altro contneuto sportivo presente sulla famosa piatttaforma di streaming Netflix.
Pare proprio che abbia creato un distacco così ampio da impedire qualsisi tipo di sorpasso da parte di serie o film rivali.

Ma parliamo di numeri: la quinta stagione di Drive to Survive ha raggiunto ben 90.2 milioni di ore di streaming in soli sei mesi. Un dato sorprendente che fa capire in modo chiaro che la F1 piace, proprio come piacciono i piloti e le loro rivalità, rese ovviamente un po’ più spicy e romanzate dalle mani sapienti di Netflix, che sa come regalarci uno storytelling avvincente (anche se non sempre attendibile).

Drive to Survive: la nascita della serie

L’idea di realizzare una docuserie incentrata sul mondo della F1 è nata nel 2018 negli Stati Uniti, dopo che la proprietà della F1 è passata nelle mani di Liberty Media. Il format comprende 10 puntate che ripercorrono i momenti salienti della stagione appena conclusa.

Ian Holmes, direttore dei diritti mediatici e della creazione di contenuti della F1, si è espresso in questo modo rispetto al successone della serie:

“Siamo soddisfatti: se la gente vuole continuare a guardarla, e se Netflix è soddisfatta, allora penso che continueremo oltre la sesta serie“.

Holmes ha anche dichiarato che per l’idea ha preso spunto da Grand Prix Driver, la serie in onda su Amazon Prime della McLaren, ma il suo obiettivo era dare una panoramica di tutti i team presenti in F1:

“Abbiamo pensato che sarebbe stato meglio adottare una narrazione che si concentrasse sullo sport nel suo complesso. Tutti i team, tutti i piloti, tutti i team principal, eccetera. Abbiamo concluso un accordo con Netflix abbastanza rapidamente, ma era subordinato al ‘via libera’ delle squadre. Perciò abbiamo dovuto sederci al tavolo con i 10 team, il che ha richiesto molto più tempo. All’inizio Ferrari e Mercedes si erano rifiutate ma, anche se ci hanno messo un po’ di più, alla fine hanno accolto il concetto”.

Insomma, pare che inizialmente non tutti facessero i salti di gioia all’idea di avere le telecamere di Netflix puntate addosso, soprattutto nei momenti più stressanti del campionato. Tutt’ora qualcuno non è particolarmente contento di avere così tanti occhi addosso…

Il parere dei piloti riguardo Drive to Survive

Max Verstappen non è entusiasta di Drive to Survive – Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 – vcode.it

 

Il talentoso Max Verstappen, campione del mondo in carica e pilota di punta della Red Bull, non è mai stato entusiasta dei metodi di Netflix, accusando la piattaforma di condire gli avvenimenti a piacimento, come una sorta di giornale di gossip a puntate, tanto che si è rifiutato fino al 2021 di prendere parte allo show.

Ma anche Sainz, pilota della scuderia Ferrari, si dice abbastanza perplesso dall’interesse di Netflix verso il mondo delle corse e sul modo in cui vengono condotte interviste e riprese:

“Netflix ci segue due o tre weekend all’anno a tempo pieno. Poi sono ovunque. Mettono il microfono e a volte non ti ricordi nemmeno di averlo acceso. È una linea sottile che stabilisce quanto vuoi mostrare, ma anche quanto devi mostrare di vero e reale. Non so dove sia il limite. Sono abbastanza sicuro che tutti reciteranno un ruolo, ad esempio [qualcuno pensa] durante il briefing ‘parlerò di più’ e tutti diventeranno attori”

Sergio Perez, invece, compagno di squadra di Max, prende le distanze dal parere discordante del suo compagno di scuderia e pensa che la docuserie sia un ottimo modo per fare spettacolo e accrescere i sostenitori di questo sport:

Prima di tutto, rispetto davvero Drive to Survive perché quello che ha fatto per la F1 è straordinario. È davvero qualcosa che apprezzo. Onestamente, all’inizio non pensavo fosse così grande o così importante per il nostro sport e poi, in secondo luogo, sì, probabilmente creano delle drammatizzazioni. Il modo in cui vendono lo sport è un po’ un dramma. È uno spettacolo, ma alla fine fa bene allo sport e fa bene ai tifosi, quindi ne sono felice

Lewis Hamilton è favorevole a Drive To Survive – Creative Commons Attribution 2.0 – vcode.it

 

Lewis Hamilton, saggio e composto come sempre, ha sottolineato che la F1 infondo debba molto a questo show, esaltandone quindi il lato positivo piuttosto che il drama che si porta dietro:

“Negli ultimi due anni c’è stata la crescita più ripida e sempre più persone ne parlano, sempre più persone si interessano. Lo capisco dalla quantità di e-mail e messaggi che ricevo da persone che conosco da anni negli Stati Uniti, che non hanno mai saputo cosa facessi e che ora sono coinvolti e non vedono l’ora di venire ai gran premi.”.

D’altronde Netflix o meno, quando sei un pilota di F1 dovresti essere abbituato ad avere gli occhi di tutti puntati addosso, vero Max?

In conclusione, una domanda sorge spontanea: si tratta di verità o finzione? Difficile stabilirlo.
Probabilmente molti avvenimenti vengono conditi ad arte con i giusti montaggi, ma in realtà non ci interessa sapere se le dinamiche che vediamo siano reali o finte, almeno finchè possiamo goderci qualche succulento gossip e qualche assaggio della competizione e della rivalità che scorre a tutta velocità sulla pista.

Detto questo, non vediamo l’ora di scoprire cosa ci aspetta con l’arrivo della sesta stagione, in uscita il 23 febbraio 2024 su Netflix.

Alessia Barra

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