Presto anche in Italia questi modelli di supermercati tecnologicamente avanzati: dove sorgeranno e per chi sono pensati
Il contesto della grande distribuzione commerciale sta vivendo una fase di trasformazione epocale, anticipando il progressivo addio alle code nei supermercati attraverso l’adozione sempre più ampia dei “cashierless” o supermercati senza casse. Questo nuovo modello, originariamente introdotto da Amazon con i rivoluzionari negozi automatizzati AmazonGo negli Stati Uniti e successivamente seguito da Tesco a Londra, sta ora diffondendosi in Europa, compreso il contesto italiano, con numerose catene che prevedono di inaugurare nuovi punti vendita entro il prossimo anno.
L’essenza dei supermercati senza casse è fornire un’esperienza d’acquisto più scorrevole e agile per il cliente, eliminando ostacoli, code e sprechi di tempo. In pratica, il cliente entra nel negozio, raccoglie gli articoli desiderati e si allontana senza dover attraversare le tradizionali casse o passare per uno scanner. Lo scontrino viene generato direttamente sull’applicazione mobile del cliente, e il pagamento avviene automaticamente tramite un’app dedicata. Nel nuovo modello, i clienti avranno la libertà di selezionare i prodotti desiderati e inserirli direttamente nella borsa, poiché sulla merce saranno applicati avanzati sensori. noltre, la presenza di questi sensori mira a contribuire in modo significativo alla prevenzione dei furti, costituendo una soluzione innovativa per garantire la sicurezza degli articoli in vendita.
Cosa faranno i supermercati italiani
Un esempio tangibile di questa rivoluzione è rappresentato dall’annuncio di Esselunga, che prevede di aprire un punto vendita (di 200 metri quadri) LaEsse speciale a Mind Village, il distretto milanese dell’innovazione situato nell’area dell’ex Expo. In questo spazio, Esselunga non solo introdurrà casse automatiche, ma sperimenterà anche altre tecnologie avanzate, contraddistinguendosi così dai tradizionali negozi del gruppo.
La transizione verso i supermercati senza casse è un percorso intrapreso anche da altre realtà del settore. Ad esempio, Coop aveva già presentato il proprio “supermercato del futuro” durante l’esposizione universale del 2015, anticipando l’adozione di casse senza cassieri e schermi interattivi con etichette virtuali dei prodotti. Quest’ultima innovazione è stata già implementata in un punto vendita monomarca a Torino.
La cooperativa Dao, associata a Conad, ha seguito questa tendenza aprendo il primo autonomous store d’Italia senza cassieri nel centro storico di Verona lo scorso 8 novembre 2023. In questo negozio, un sofisticato sistema di telecamere e sensori rileva la posizione dei clienti e dei prodotti sugli scaffali, consentendo loro di fare acquisti senza necessità di interazioni umane dirette.
L’evoluzione verso i supermercati senza personale sembra destinata a crescere ulteriormente, con Pam Panorama che si appresta a lanciare a Milano la sua prima versione di negozio “cashierless”. Questi sviluppi indicano una rivoluzione significativa nell’approccio all’esperienza di acquisto al dettaglio, con la tecnologia che assume un ruolo centrale nel fornire ai consumatori un processo di acquisto più rapido, comodo e privo di stress.
A chi sono rivolti questi negozi
L’eliminazione delle tradizionali casse offre una serie di vantaggi considerevoli per i consumatori. In primo luogo, consente loro di evitare le fastidiose code alle casse, trasformando l’intero processo di acquisto in un’esperienza più veloce e agevole, in un approccio definito come “frictionless” o privo di attriti. Un recente studio condotto dall’Università Bocconi in collaborazione con BF Partners ha cercato di identificare il cliente ideale per questo tipo di format. Questo profilo ideale corrisponde a uomini con un’età compresa tra i 18 ei 54 anni, che risiedono in centri urbani di medie e grandi dimensioni. Questi individui sono caratterizzati da un elevato potere d’acquisto, ma allo stesso tempo mostrano una certa propensione a variare la scelta del punto vendita.
I dubbi su questo modello di vendita
Nonostante i vantaggi in termini di efficienza, la diffusione di supermercati senza casse non è priva di criticità. Alcune preoccupazioni riguardano la possibile diminuzione significativa dei posti di lavoro per i cassieri, oltre a questioni legate alla privacy, come il riconoscimento facciale e il monitoraggio dei clienti. Nonostante tutto, il funzionamento di questi supermercati è basato per la maggiore su una tecnologia “frictionless” che, una volta completata la spesa, permette ai clienti di visualizzare gli acquisti su un totem e procedere al pagamento mediante la scansione di un QR code. Pur essendo un processo prevalentemente automatizzato, è ancora necessaria la presenza di addetti all’assistenza ai clienti per monitorare il percorso dei consumatori e intervenire quando necessario.
L’interesse sempre crescente nei confronti dei supermercati senza casse rappresenta un ulteriore passo nella continua evoluzione delle aspettative dei consumatori e nell’adozione diffusa di tecnologie avanzate nel settore della vendita al dettaglio. Resta da vedere se questa sperimentazione avrà successo e sarà adottata su scala più ampia, ridefinendo così radicalmente il panorama della grande distribuzione nel prossimo futuro.
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