Tutte le eruzioni più violente degli ultimi anni in Indonesia, quali vulcani sono entrati in attività, in quale periodo sono avvenute, quante vittime e quali danni hanno causato
L’Indonesia è una terra di meraviglie naturali, ma anche di pericoli. Questo paese dell’Asia sudorientale si trova sull’Anello di Fuoco del Pacifico, una zona sismica attiva che corre lungo i bordi del Pacifico e che è nota per i terremoti e le eruzioni vulcaniche. Negli ultimi anni, l’Indonesia ha occupato i titoli delle testate giornalistiche di tutto il mondo per le eruzioni più violente che siano state registrate in molto tempo, causando la morte di centinaia di persone e il dislocamento di migliaia di altri.
In questo articolo, esploriamo le eruzioni vulcaniche più significative che si sono verificate in Indonesia recentemente e il loro impatto sulla popolazione del paese. Dal 1992 all’eruzione di ieri 3 dicembre 2023.
Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
L’eruzione che si sta verificando in questo momento in Indonesia
Eruzione del vulcano Marapi il 3 dicembre 2023, gli aggiornamenti
Attualmente 11 alpinisti sono stati ritrovati senza vita, mentre altre tre persone sono state soccorse dopo l’esplosione di un vulcano situato nell’ovest dell’Indonesia, come riportato dalle autorità locali stamani. Le squadre di soccorso hanno operato senza sosta durante la notte. Il vulcano Marapi, situato sull’isola Sumatra e alto 2.891 metri, è entrato in eruzione ieri, innalzando una colonna di cenere di 3.000 metri che ha riversato resti vulcanici sui villaggi circostanti.
Gli ufficiali delle organizzazioni locali e nazionali hanno aggiornato la stima dei visitatori presenti sul monte durante il fine settimana a 75.
“Abbiamo 26 individui che non sono stati ancora evacuati. Di questi ne abbiamo ritrovati 14:
- 11 non erano più in vita,
- 3 erano vivi”, ha riportato Abdul Malik, a capo dell’ente di ricerca e soccorso di Padang.
- Ancora 12 persone risultano disperse,
- mentre altre 49 sono state accompagnate in ospedale dopo essere state fatte scendere dalla montagna.
Le eruzioni più violente degli ultimi anni in Indonesia
Di seguito abbiamo riportato un elenco delle eruzioni più pericolose avvenute in Indonesia negli ultimi anni, le modalità e i disastri provocati.
Eruzione del vulcano Monte Semeru_dicembre 2022
Sull’isola indonesiana di Giava, l’ultima eruzione del vulcano Monte Semeru a dicembre 2022, ha reso necessaria l’evacuazione di quasi 2.000 individui dalle loro case e ha persino scatenato un avviso di tsunami in Giappone. Con l’attivazione dell’allarme da parte delle autorità locali, i residenti hanno poi abbandonato l’area utilizzando qualunque mezzo possibile, mentre i tamburi di bambù suonavano e il cielo si oscurava.
Gli abitanti sono stati così calorosamente invitati a evitare una striscia di 13 chilometri lungo un fiume a sud-est del Monte Semeru, verso la quale si stava dirigendo una nube di cenere vulcanica, che ha poi oscurato completamente il sole, con i villaggi nelle vicinanze sommersi da cenere e immersi in una nebbia scura. Allo stesso tempo, la zona ha subito l’effetto del monsone, con l’acqua della pioggia che si mescolava con la cenere, secondo quanto riportato dalle emittenti TV.
Eruzione del vulcano Monte Merapi
Situato sull’idilliaca isola di Giava in Indonesia, il Monte Merapi è un impressionante stratovulcano i cui potenti eruzioni hanno lasciato il segno nella storia. Il suo nome, Gunung Merapi, si traduce come “montagna di fuoco”, catturando l’attenzione e stimolando la fantasia. Dal lontano 1548, questo titano vulcanico, uno dei più vitali del paese, ha eruttato ben 68 volte. Le sue eruzioni riecheggiano in modo significativo nelle vicinanze della viva città di Yogyakarta, donando un senso di enigma e forza all’ambiente circostante.
Dal 1992 al 2002, il Merapi ha eruttato costantemente, causando molte perdite di vite umane
L’evento più drammatico degli ultimi tempi si è verificato nell’ottobre-novembre 2010, quando un’esplosione di grande potenza ha causato la morte di 353 persone, principalmente a causa di flussi piroclastici.
Il Merapi è famoso per il suo cratere attivo e instabile, che si erge con cicli esplosivi che variano da uno a cinque anni. Questa caratteristica, spesso incline a crolli parziali, causa correnti piroclastiche che si diffondono lungo le sue pendici a velocità che superano i 100 km/h, convogliando la sua forza distruttiva nelle valli e nelle depressioni adiacenti.
Nel gennaio 2021 ci furono almeno trenta esplosioni e nuvole di cenere e fumo alte fino a tre chilometri. I servizi geologici indonesiani avvisarono del rischio di colate laviche, e le autorità chiesero ai residenti di rispettare una zona off-limits di cinque chilometri intorno al Monte Merapi, che si trovava sull’isola di Java vicino alla città turistica di Yogyakarta, capitale culturale dell’Indonesia.
È stato inserito nell’elenco dei “Decade Volcano”, tra i 16 vulcani più pericolosi al mondo, il Merapi è una forza indomabile nella regione.
Eruzione del vulcano Semeru_dicembre 2021
Anche indicato come Gunung Semeru, Semeru rappresenta il punto più elevato dell’isola di Giava e uno tra i suoi vulcani con la maggiore attività. Soprannominato Mahameru, ovvero la Montagna Grande, presenta un declivio considerevole e svetta sulla pianura costiera situata ad est di Java.
L’esplosione del Semeru nel dicembre del 2021 ha provocato la morte di 13 individui sollevando un pennacchio di cenere fino a un’altezza di 15mila metri.
- 57 sono stai i feriti a seguito dell’esplosione,
- 41 dei quali hanno riportato delle leggere ustioni.
Questo evento inaspettato ha portato alla fuga di migliaia di residenti e all’evacuazione di centinaia di famiglie verso zone più sicure
Eruzione del vulcano Anak Krakatau_dicembre 2018
Dopo un periodo di alta attività, il vulcano indonesiano Anak Krakatau subì un collasso nel dicembre del 2018. Il lato sud-ovest del vulcano cedette, causando un massiccio ondata di acqua che colpì le isole di Sumatra e Giava. La catastrofe e l’ulteriore tsunami mietettero più di 430 vittime e ferirono migliaia di persone.
Tuttavia, il crollo fu solo uno degli eventi tumultuosi generati dal vulcano. Nel cielo, per svariati giorni, una potente nuvola gassosa, alimentata dal Krakatau stesso, ha dato luogo a una singolare tempesta ricca di fulmini.
Questo fenomeno offrì ai ricercatori un quadro unico e dettagliato di come certe eruzioni possano modificare drasticamente le condizioni atmosferiche locali. La violenta tempesta vulcanica fu potenziata dall’acqua del mare che, una volta vaporizzata, si trasformò in ghiaccio all’interno del fumo emesso, generando oltre 100.000 fulmini. Al culmine dell’evento, la tempesta produsse 72 fulmini al minuto.